La Champions League delle italiane - sesta giornata - INTER, TU QUOQUE! Le pagelle dei nerazzurri

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Ieri alle 21:30Champions Insights
di Matteo Bordiga

Inter, proprio da te non ce l’aspettavamo!

Inter peggiore italiana del sesto turno

Quella nerazzurra è, per distacco, la peggior squadra italiana del sesto turno di Champions League (voto 4). Sia per la prestazione tecnica (tantissimi errori nei passaggi, reparti scollegati tra di loro, incapacità cronica di creare occasioni da rete) sia – anzi, soprattutto – per l’atteggiamento, inspiegabilmente rinunciatario e iper-conservativo fin dal primo minuto.  

Nerazzurri rinunciatari e iper-conservativi

La trasferta di Leverkusen era l’occasione buona per certificare ufficialmente la qualificazione – diretta – agli ottavi di finale. Occorreva approcciare la sfida come l’Inter fa sempre in campionato, e come aveva sempre fatto finora anche in Champions League, ossia senza paura, con la ferma convinzione di dover e poter vincere. Invece l’undici di Inzaghi ha messo in atto la strategia diametralmente opposta: pigri e remissivi, i meneghini si sono rintanati nella loro metà campo con l’obiettivo palese di proteggere lo 0-0, facendo leva sulla loro granitica retroguardia (fino a martedì scorso non avevano incassato nemmeno una rete nella massima competizione continentale). Poca la voglia di ribaltare il fronte dell’azione, di replicare colpo su colpo alle iniziative dei più intraprendenti e motivati teutonici.

Inevitabilmente, un atteggiamento del genere ha portato alla – strameritata – beffa finale. Non che il Leverkusen abbia furoreggiato dalle parti di Sommer, ma ha comunque sempre tenuto in mano il pallino del gioco e inseguito in tutti i modi, fino a oltre il novantesimo, la vittoria. Tra l’altro, nelle pochissime circostanze in cui i nerazzurri hanno fatto capolino nell’area avversaria hanno dato la chiara sensazione di poter essere pericolosi contro la non irresistibile difesa di Xabi Alonso.

Eppure il Milan, settimane fa, aveva "messo in guardia" i nerazzurri...

E sì che il Milan, qualche settimana fa, col suo approccio molle e ultradifensivo aveva involontariamente “ammonito” la Beneamata: in un campo come quello di Leverkusen non ci si può permettere di puntare solo sul contropiede. Ma l’Inter non ha imparato la lezione. Lo 0-1 non è grave dal punto di vista sostanziale, perché non ha ripercussioni particolari sulla classifica della truppa di Simone Inzaghi. È pero gravissimo dal punto di vista “morale”, perché ha messo chiaramente in luce cosa i nerazzurri dovranno assolutamente evitare di ripetere nel prosieguo della manifestazione.