Galli: "La Juventus nel mercato di gennaio dovrà fare più di tutte"
L'agente e presidente dell'AIACS Beppe Galli è stato ospite di TMW Radio, durante Maracanà, per parlare di vari temi.
Questo Milan può fermare l'Atalanta?
"Sono gli episodi che fanno la differenza nel calcio. Le squadre da metà classifica in su possono competere e vincere. Il campionato italiano è tosto, anche contro l'ultima devi faticare. Atalanta da Scudetto? E' la più europea che abbiamo in Italia, non è una sorpresa. Ogni tanto ha dei passaggi a vuoto che non gli hanno permesso quel salto di qualità che merita".
Lazio e Fiorentina le sorprese. Faranno qualcosa a gennaio? E chi ha operato meglio in estate?
"Credo che quando fai molto bene, deve esserci un'occasione, ma altrimenti non si cambia con facilità. Gli allenatori quando hanno un gruppo compatto che fa bene, si cerca di rimanere così. Non mi aspetto manovre. Chi ha fatto meglio? Entrambe alla fine, visti i risultati".
Juventus e Napoli invece saranno protagoniste del mercato di gennaio?
"La Juve dovrà fare qualcosa di più visti tutti questi infortuni. Deve però anche far quadrare il bilancio e se riesce a fare delle operazioni con prestiti, magari con obblighi o diritti di riscatto, può fare qualcosa. Il Napoli? Conoscendo Conte, non è mai contento e proverà a portare a casa qualcosa".
E la Roma?
"Ranieri è l'allenatore giusto, per esperienza e conoscenza dell'ambiente. Però ci sono delle situazioni che non conosciamo che creano delle problematiche in società".
L'Inter si muoverà a gennaio?
"L'Inter è uan squadra competitiva, che farà qualcosa se serve qualcosa visto che compete su tre fronti. Se valutano che manca qualcosa, interverranno, ma dire ora che si muoveranno a gennaio è difficile dirlo. Anche perché con le liste bloccate, poi è difficile tenere fuori qualcuno lì".
Si muoverà qualcuno, oltre a Inter e Juve, nella finestra dal 1° al 10 giugno per il nuovo Mondiale per Club?
"E' un test per tutti, ma io sarò all'antica: ci sono troppe partite, che non fanno bene al calcio".
I giocatori sono coscienti di questa situazione?
"I giocatori lo dicono, ci sono stati degli interventi. Non sono dei robot, così gli allenamenti sono di meno, c'è meno riposo e più stress che portano ad infortuni. E lo stato fisico per un giocatore è importante".
E allora non si potrebbero allungare le liste, vista la situazione?
"Specialmente chi fa tre competizioni ne avrebbe bisogno. Ma non è poi una concorrenza leale con chi ha molto meno. O viene fatto per tutti o niente. Il buonsenso però non calcio manca. Non capisco le liste. Poi si dice che lo si fa per i giovani, ma dove sono i 2005 o 2006 in Serie A? All'estero sì ma qui...".
Come si fa mercato in Serie B e C?
"Una volta il giocatore si pescava in Serie B, negli ultimi anni invece dalla Serie B vengono venduti calciatori per pochi milioni, mentre in Inghilterra ci sono anche casi di vendite a 40-50 mln. Qui se fai 10 mln è tantissimo. E' cambiato tutto. Di giovani italiani forti ne abbiamo, ma si va sempre a cercare lo straniero perché conviene".
Si riuscirà ad uniformare tutti i mercati europei alla fine?
"I mercati sarebbe logico chiuderli quando si inizia a giocare, ma il buonsenso non lo vedo nel calcio".