Milan, la potenza (offensiva) è nulla senza controllo. Per difendersi meglio serve abbassare il baricentro?
Una squadra senza equilibrio, potenzialmente sempre in balia delle scorribande avversarie.
Di questo passo il Milan farà poca strada
È questo il Milan che si è visto a Cagliari, e che ha portato a casa un pareggio solo grazie agli interventi salva-risultato di Maignan e alla vena di uno scatenato Leao. Ma, soprattutto in prospettiva Champions League, la formazione rossonera è chiamata a cambiare decisamente marcia. È vero infatti che, grazie alla straordinaria vittoria del Bernabeu contro il Real Madrid, Pulisic e compagni sono prepotentemente rientrati in corsa per la qualificazione agli ottavi. Ed è vero anche che il loro calendario nella massima competizione continentale, d’ora in avanti, appare in chiara discesa. Ma in Europa una squadra che lascia così tanti spazi dalla cintola in giù agli avversari è sicuramente destinata a fare poca strada.
I rossoneri possono permettersi un baricentro costantemente alto?
La gara di Cagliari, al netto della vena dei rossoblù (a cui vanno grandi meriti per aver saputo prendere d’infilata, con coraggio e con spirito arrembante, la retroguardia rossonera), ha messo in evidenza soprattutto un fatto. Il Milan, ormai pare chiaro, non può permettersi di tenere un baricentro così alto per tutta la partita. Certo, la filosofia di Fonseca (e sicuramente anche quella della dirigenza) presuppone che la squadra sia dominante e padrona del campo, grazie alla propria cifra tecnica e alla validità (e varietà) delle sue soluzioni offensive. Ma il problema (e non solo il Cagliari l’ha messo in evidenza, ma anche - tra le tante - il Parma e la Fiorentina) è che i rossoneri non riescono a mantenere le distanze e a tenere compatta la squadra in fase di non possesso. Risulta infatti troppo facile per gli avversari, con la difesa altissima vista in Sardegna, infilare il Diavolo centralmente e anche (se non soprattutto) sfruttando le corsie esterne, dove i terzini spingono molto ma difendono poco e male. Inoltre forse i centrali di Fonseca, di stazza imponente, non hanno il passo necessario per reggere un baricentro di squadra così avanzato: vanno puntualmente in affanno se presi in velocità, e faticano anche ad attuare la trappola del fuorigioco.
Serve conciliare il calcio-champagne con la solidità difensiva
Insomma, guarda a caso a Madrid, sfruttando a sua volta il contropiede, il Milan ha fatto sfracelli. A Cagliari, esponendosi platealmente alle ripartenze altrui, ha imbarcato reti e occasioni su occasioni per i rossoblù. Urge che il tecnico portoghese, se vuole che la squadra resti competitiva sia in Italia che in Europa, trovi gli accorgimenti tattici giusti per conciliare la vocazione al calcio creativo e spettacolare con l’affidabilità di un pacchetto arretrato che sia costantemente supportato - in modo efficace - da tutto il collettivo.