Rivaldo: "A Barcellona sono stato il miglior giocatore del mondo, ma con Van Gaal..."
Rivaldo, ex stella di Barcellona e Milan, ai microfoni di Marca ha ricordato alcuni passaggi cruciali della sua carriera a partire dall'esperienza in blaugrana: "È stata un'esperienza meravigliosa, ho vissuto tanti momenti fantastici all'interno del club. Ho vinto trofei, mi hanno eletto miglior giocatore del mondo giocando con il Barcellona. Sono stati quindi cinque anni fantastici che ho trascorso lì. Già all'inizio, cominciando con il titolo di campione di Spagna, un trofeo importante per la mia carriera".
Con Van Gaal però non ci fu feeling:
"Van Gaal è un grande allenatore. Ogni volta che faccio un'intervista parlo bene di lui, perché è un grande allenatore, ma non gli piacciono i giocatori che si mettono in evidenza, quelli che fanno qualcosa di individuale. Lui è molto collettivo. E, ovviamente, anch'io ero molto collettivo. Però ci sono momenti in cui avrei potuto fare molto di più. Mi limitava, mi toglieva tutta la mia libertà".
Con tanto di ammissione e retroscena di attriti ben visibili al Barcellona:
"A volte negli allenamenti, in alcune partite, ci sono state delle discussioni tra Van Gaal e me. Ma ho sempre detto che è stato un grande allenatore. Lui mi ha preso e voleva che giocassi sulla fascia sinistra. Ho giocato diversi partite, per due anni, come ala sinistra, ma a un certo punto ho detto: 'no, devo fare qualcosa di più'. Stavo facendo cose buone sulla fascia sinistra, perché ero nel fiore degli anni - ha spiegato Rivaldo -, potevo giocare in qualsiasi posizione e avrei fatto bene. Avevo molta fiducia, sapevo che potevo rendere di più, che ero un '10', che volevo essere un '10', che volevo giocare al centrocampo, per i passaggi che facevo, gli assist".