Milan, Jordan su Walker: "Ha vinto tutto e al City è diventato capitano, questo dice già molto"
Il Milan sta per completare il trasferimento di Kyle Walker dal Manchester City e Milannews ha chiesto un parere sul terzino a Joe Jordan, ex vice allenatore che lo ha gestito al Tottenham. Queste le sue parole.
Jordan, un altro britannico al Milan. Lei conosce bene Kyle Walker:
"Per quella che è stata la mia esperienza con lui posso dire che ha avuto modo di imparare tanto con la nostra difesa, al Tottenham. Avevamo giocatori molto forti, centrali di assoluto livello, un reparto collaudato e che funzionava come un blocco unico. Kyle certamente è stato agevolato da questo. Sempre come terzino destro, che fosse un 4-4-2 o un 4-3-3".
Che ricordi ha del Walker del Tottenham?
"Quando l'ho avuto al Tottenham era acerbo ma molto forte, arrivava dallo Sheffield United e prometteva molto bene. Promesse che devo dire ha mantenuto alla grande. È passato tanto tempo, ha vinto tutto quello che si poteva vincere ed è persino capitano del Manchester City. Penso che basti questo per spiegare che tipo di giocatore va a prendere il Milan".
Cosa la colpisce maggiormente di lui?
"Parlo del Walker che era al Tottenham: un grande atleta. Grande velocità, resistenza, forza fisica. Mi colpiva il fatto di essere in grado di giocare ad alta intensità per 90 minuti. Chiaro che parliamo di un Walker che era nella prima fase della carriera, oggi ha 34 anni e determinate caratteristiche sono cambiate. Certamente ha acquisito una grande esperienza da allora. E grande fiducia. Il Milan prende un atleta meraviglioso".
Segue ancora la Serie A?
"Mi capita di vedere la Serie A, Inter e il Napoli degli scozzesi stanno facendo molto bene. Mi colpisce l'Atalanta che da anni fa cose incredibili per quella che è la sua dimensione. Gasperini mi ha colpito molto, sta facendo un lavoro eccellente".
Il Milan invece è in difficoltà
"Mi fa strano vederlo in quella posizione e in quelle difficoltà. Non posso dire molto da lontano, però mi rendo conto che quando c'è un cambiamento è necessario avere del tempo per assestarsi. E ai tifosi dico pertanto di dare un po' di tempo ai giocatori e all'allenatore per crescere come squadra".