Tacconi: "Il nostro era un altro calcio, felice di averci giocato. Quando ero in ospedale mi ha dato forza un insegnamento di Boniperti..."
Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale, a margine di un evento ad Avellino, città dove ha giocato in Serie A prima del passaggio in bianconero, ha parlato di diversi temi, del calcio diverso da ora, della sua malattia e altre situazioni.
Queste le sue parole: "Quando ero in un letto di ospedale mi sono venute in mente le parole di Boniperti. Lui mi diceva sempre di contare fino a 10 prima di agire o parlare. Io di solito ero impulsivo, contavo fino a uno o due e poi sparavo o facevo una cavolata. E in ospedale invece, questa cosa di Boniperti mi ha dato forza, cioè pensare, tanto. Faccio un esempio, spesso guardavo mia moglie e pensavo, se io me ne vado, anche lei mi seguirà subito dopo per il dispiacere. E allora ho lottato anche per lei. E questa cosa mi ha dato davvero forza"
Il calcio di oggi: "Sono cambiati i tempi, io ho avuto la fortuna di giocare in un calcio diverso. Il nostro era un calcio più di amore, più affettivo, c'erano bandiere, c'era il rispetto, oggi è cambiato tutto".