Atletico Madrid-Lille, una sagra delle bestialità. Da Sorloth a Guida: che incubo per il Cholo!

Una sagra degli orrori. Tecnici, difensivi e… arbitrali.

La partita più rocambolesca di tutta la Champions

Questo è stata Atletico Madrid-Lille di ieri sera. Probabilmente la partita più rocambolesca e schizofrenica, fino a oggi, di tutta la Champions League. In tutta franchezza, la sconfitta dell’undici allenato dal Cholo Simeone è stata quanto di più casuale ci si potesse aspettare da un incontro di calcio. Il Lille ha avuto il merito – e la grande fortuna – di tenere lo 0-1 per tutto il primo tempo, nonostante il profluvio di occasioni da gol create dai Colchoneros e l’evidente superiorità tecnica degli spagnoli. Anche se a inaugurare la fiera delle bestialità era stato proprio un retropassaggio suicida del difensore francese Touré verso il proprio portiere, che aveva consegnato a Julian Alvarez la palla comoda del vantaggio.

Sorloth e Guida hanno condannato il Cholo

Poi sono entrati in scena due protagonisti “mortiferi” per l’Atletico: l’attaccante biancorosso Sorloth e l’arbitro Guida. Il primo si è divorato – a più riprese – l’impossibile, cestinando palle gol sesquipedali che avrebbero fruttato il raddoppio e forse messo in ghiaccio il match. Il secondo, dopo il pareggio degli ospiti, si è letteralmente inventato un calcio di rigore per il Lille, invertendo un fallo di mano in area che invece era chiaramente del giocatore francese. Un errore imperdonabile, suo e ancor più di Pairetto (addetto al VAR), che non ne ha corretto la decisione. Il terzo gol di David è arrivato nel momento di massima spinta dell’Atletico, quasi al novantesimo, e ha certificato una beffa atroce per il Cholo.

Atletico, passaggio del turno a rischio?

Per quanto la sconfitta sia stata clamorosamente condizionata dagli episodi sfortunati, ora gli spagnoli dovranno fare grande attenzione: si tratta del secondo ko consecutivo in Champions, che potrebbe seriamente mettere a rischio il passaggio del turno. Difficile concepire un’eventuale eliminazione a questo punto del torneo per una squadra che in estate ha investito tantissimo sul mercato, rinforzandosi soprattutto (in controtendenza rispetto al recente passato) dalla cintola in su.