Bologna, finalmente gioco e anche gol! Ma un Cagliari impresentabile ha spianato la strada ai felsinei
Il Bologna ha rotto l’incantesimo: oltre a giocare bene, questa volta è riuscito anche a segnare.
Il Bologna ha fatto quello che ha voluto per ottanta minuti
La formazione felsinea, eccezion fatta per i primi dieci minuti arrembanti del Cagliari, ha controllato a proprio piacimento la partita dall’inizio alla fine. Ha dominato a centrocampo, giganteggiato in difesa e, cosa non secondaria (e non scontata, viste le recenti prestazioni), ha vinto tutte le seconde palle.
Gli ospiti arrivavano sulla sfera sempre prima dei padroni di casa, e inoltre hanno manifestato una superiorità tecnica schiacciante dal primo minuto fino al novantesimo. Ottime soprattutto le prestazioni di Ndoye e Orsolini: il primo si è fatto vedere tante volte anche in fase di ripiegamento, recuperando palloni preziosissimi e poi sostenendo costantemente la manovra offensiva. Il secondo si è riscoperto letale in area di rigore.
In campo il fantasma del Cagliari: sardi impalpabili
Al netto della buona e tecnicamente impeccabile prestazione del Bologna, va sottolineata la totale inconsistenza del Cagliari. I sardi hanno “giocato” per soli dieci minuti: quelli iniziali. Poi si è vista una squadra disconnessa, abulica e completamente atrofizzata dal palleggio insistito del Bologna, che ha preso l’iniziativa e non l’ha mai più ceduta agli isolani. Un apparente controsenso la gran quantità di errori tecnici dei giocatori del Cagliari, se si considera che erano in campo tutti i principali palleggiatori e rifinitori della formazione di Nicola.
La vittoria è un ottimo viatico anche per la Champions
In definitiva, la vittoria netta e perentoria dei felsinei, ottimo viatico anche in vista dei prossimi impegni di Champions League, è stata decisamente facilitata da un Cagliari confusionario e senza gioco. Oltre che spento proprio nei suoi uomini più rappresentativi. Prova ne è il fatto che gli uomini di Nicola hanno costantemente cercato di alzare la palla per trovare gli attaccanti, infrangendosi puntualmente contro una difesa fisicamente solida e prestante come quella di Italiano: chiaro sintomo di un’assoluta mancanza di idee e di soluzioni tattiche.