Bologna, Italiano: "Già la seconda espulsione che non ci fa fare punti, testa a mercoledì"
Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, ha commentato in conferenza stampa la sconfitta per 3-0 patita contro la Lazio. Queste le sue parole riprese da tuttomercatoweb.com.
La partita è stata decisa dall'espulsione di Pobega?
"Mi arrabbio perché è un qualcosa che ripetiamo ogni giorno, ogni allenamento e ogni riunione tecnica. In questo calcio dove tutti palleggiano e hanno qualità regalare un uomo è come regalare la partita agli avversari. Ci abbiamo provato con le due punte portandola fino alla fine, ma un episodio del genere contro una Lazio così in condizione non ti permette di fare risultato. Siamo riusciti a fare cose positive per 35 minuti, abbiamo anche calciato in porta, ma l'espulsione ha chiuso la partita. Ci tenevamo a fare la prestazione, è già la seconda espulsione che non ci permette di fare punti e mi auguro che i ragazzi facciano loro questa situazione, è difficile stare in campo in inferiorità numerica. Ora dobbiamo pensare a mercoledì".
Ci sono altri aspetti della vostra gara che non le sono piaciuti?
"Sono uno che pone attenzione ogni giorno su questo argomento, per me con l'espulsione si chiude la partita. Abbiamo retto fino al gol loro, poi la Lazio si è sciolta. Per me per 35 minuti abbiamo fatto una buona partita contro una squadra in grande salute, sapevamo di doverci sacrificare in parità numerica, a maggior ragione in inferiorità numerica. Se regali un uomo è solo difesa a oltranza per arrivare al 90esimo, oggi non siamo riusciti ad arrivarci. Mi dispiace anche aver speso così tante energie prima di una partita importantissima come quella di mercoledì".
Come sta Ferguson?
"Ferguson sta bene dal punto di vista clinico, ora deve aumentare i minuti e il ritmo innalzando la condizione. Quando lo farà avremo a disposizione un grande calciatore, metterlo dentro oggi non era congeniale per questo abbiamo evitato. Sta recuperando e sta tornando".
Quali principali differenze ha notato tra Roma e Lazio nel giro di due settimane?
"Questa Lazio ha giocatori forti, l'allenatore ha trovato la chiave per farli esprimere bene. Fanno risultati in coppa e in campionato, c'è grande entusiasmo e fiducia, quando arrivi qui è difficile ottenere risultati. L'ambiente spinge e i giocatori di livello hanno la personalità per trascinare la squadra. In panchina ne parlavamo, era già tosta in parità numerica ma complimenti alla Lazio. C'è ancora una vita davanti, ma in questo momento la Lazio è una squadra pericolosa e che sta bene".
Con i cambi all'intervallo voleva gestire più il palleggio e alleggerire la pressione della Lazio?
"Non volevamo lasciare un'unica punta in balia dei loro difensori, avere così due attaccanti per provare a ripartire con tre centrocampisti che potevano tenere la palla e gestire il ritmo. Fino al gol non avevamo rischiato nulla, sbloccato il risultato si è sbloccata la testa della Lazio e ci hanno messo in difficoltà. Con l'Atalanta abbiamo lasciato un'unica punta, oggi abbiamo usato le due punte e abbiamo cercato di avere la possibilità di mettere in difficoltà la Lazio fino alla fine ma non ci siamo riusciti".
Come giudica la prestazione odierna di Castro e che giocatore può diventare?
"Santi ha forte, ha 20 anni e ha tutto per diventare un grandissimo giocatore. Oggi lo ha dimostrato facendo una partita diversa, si è messo a disposizione con un grande sacrificio che è una grande dote per un calciatore così giovane. È forte, ha margini enormi di miglioramento e per la testa che ha credo che abbia davanti a sé un enorme futuro".
Quanto è soddisfatto della solidità difensiva che sta dimostrando la sua squadra? Ci può fare un punto sui giovani che sta lanciando?
"Mi fa piacere che sottolinei la solidità fino al 35esimo, da dopo è diventata dura e parlare di un 3-0 dopo che eravamo in grande crescita mi dà fastidio. Eravamo convinti di venire qui e fare prestazione, fermare questa crescita e questa solidità mi dà fastidio. Dobbiamo imparare la lezione e non deve accadere di frequente perché è dura. Urbanski, Iling, Dominguez, Castro, Fabbian sono tutti giovani e forti ma che devono crescere, hanno tanto da imparare ma è un piacere lavorare con questi ragazzi. Siamo sulla strada giusta, qualche errore può capitare, se ne capitano meno di attenzione e di concetto è meglio perché sono gli errori che fanno arrabbiare gli allenatori. Sto soffrendo per questa partita, abbiamo tante competizione e ci prepareremo per le prossime".