Milan, Conceicao: “La fascia a Maignan? Tutti si devono prendere delle responsabilità, io sono il massimo leader dello spogliatoio. Sul mercato…”

Milan, Conceicao: “La fascia a Maignan? Tutti si devono prendere delle responsabilità, io sono il massimo leader dello spogliatoio. Sul mercato…”TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 15:00Primo Piano
di Benedetta Demichelis

Sergio Conceicao ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Cagliari. Ecco le sue parole riprese da Tmw: 

Quanto è importante tenere i piedi ben piantati a terra?
"Sicuramente. Penso che non possa lavorare al Milan chi pensa che basti conquistare una Supercoppa; è vero, abbiamo goduto e meritato, ma siamo a 17 punti dalla testa della classifica. Un club che ha vinto 19 titoli e 7 Champions non può avere la pancia piena con la Supercoppa. E allora testa su domani: dobbiamo vincere e convincere. La Supercoppa è passata".

Avrà emozioni?
"Chiedo scusa a chi deluderò, ma non ho emozioni. C'è l'adrenalina normale, di capire dove sono, in un club storico, ma la preparazione della partita porta troppo cose con sé. Ho troppe cose nella testa che non penso ad altro. Poi vabbè, non sono mica una pietra, ma la cosa più importante per me è preparare bene i ragazzi".

Perché la fascia a Maignan?
"Tutti devono prendere responsabilità, io sono il massimo leader dello spogliatoio. Anche chi non ha la fascia a responsabilità. Non creerò polemiche con capitano non capitano..."

Molto bene Theo e Leao a Riyad...
"Cambiando lo staff, già c'è qualcosa di diverso. Io so come sono le cose essendo stato calciatore. Ma poi devi dimostrare il tuo modo di lavorare a cui loro devono credere. Una bella cosa che ho trovato qua è l'accettazione di tutto quello su cui abbiamo lavorato, sui cambiamenti anche a livello organizzativo e questo mi lascia veramente contento. Ho trovato uno spogliatoio molto positivo".

Ha parlato di mercato con la dirigenza?
"Dico la verità: la dirigenza ha provato a parlare con me uno due volte su questi temi, ma in momenti secondo me sbagliati, perché ci sono le partite. Preferisco parlarne col timing giusto. So che ne dobbiamo parlare, ma non ora. La cosa più importante è domani".

Recupererà giocatori meno impiegati con Fonseca?
"Partono tutti sullo stesso livello, poi vedrò giorno dopo giorno in allenamento. Nessuno è escluso, nessuno è un titolare assoluto. Loftus-Cheek ha un piccolo problema e domani non ci sarà: mi dispiace, perché stava crescendo a livello fisico".

Che modulo userà?
"Quello che conta è avere un buon equilibrio per la squadra, sia con la palla che senza palla. Oggi col centrocampo a 3 la squadra può sembrare un po' più sicura. Ma poi, quando avremo una conoscenza più grande, mi piace giocare anche con due punte. Si deve lavorare. Serve un po' più di tempo. Poi durante la partita io cambio eh, sono qua per quello e mi pagano per quello".

E Leao?
"Rafa deve correre: esterno o davanti deve correre. Deve imparare ad aiutare anche senza palla: il processo è collettivo, non individuale".

Partite con le piccole un problema?
"Il giorno dopo Riyad ho parlato di Real Madrid-Milan e di Cagliari-Milan. Certi atteggiamenti non vanno bene. Non si deve cadere, ma continuare sulle belle cose. Certo, non si può giocare sempre così bene, ma comunque la base ci deve essere".

È già molto apprezzato dai tifosi...
"Ogni allenatore ha le sue idee e i suoi metodi di lavorare. Poi è il risultato che comanda. Non è che io ho la formula esatta... Ritiro, doppi allenamenti, i dettagli: se poi i risultati non vengono, quello che paga è l'allenatore. Proverò a far sì che ciò non accada. Qua abbiamo un grande stadio, quando un giocatore alza la mano accorrono in tre e magari stava solo salutando... Siamo troppo coccolati. A me basta il lavoro. Loro si lasciano andare, prima era diverso. Nel 96 ho affrontato il Milan col Porto, abbiamo vinto 3-2. Ora è diverso, bisogna concentrare i giocatori, non è un hobby. È un lavoro, non un hobby".

Come è riuscito ad avere il consenso dello spogliatoio?
"C'era anche l'orgoglio dei giocatori. Anche se le regole sono cambiate, c'è stata accettazione, umiltà, anche se alcune di queste vanno contro le abitudini dei giocatori. Ho avuto una risposta fantastica".

Rashford migliorerebbe questo Milan?
"Ci provate in tutti i modi (ride, ndr). In Portogallo è anche peggio. Qua si parla di calcio, poi ogni tanto qualcuno ci prova... Rashford è un bel giocatore come tanti altri, vediamo quello che succede".

Bisogna gestirlo bene questo trionfo...
"Una delle cose che non sono andate secondo me nel derby è che abbiamo commesso degli errori sul pressing. Ci sono tante cose che vanno migliorate, senza dubbio. Il modo giusto di vivere un successo è pensare che ce n'è un altro davanti a noi che è molto più importante. Io ho goduto, ho anche ballato, ma già in aereo al ritorno pensavo alla partita di domani".