Milan, Fonseca: “L’Udinese è una buona squadra. Dovremo essere al massimo per vincere. Con Ibra…”

Milan, Fonseca: “L’Udinese è una buona squadra. Dovremo essere al massimo per vincere. Con Ibra…”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
Oggi alle 15:30Primo Piano
di Benedetta Demichelis

Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l'Udinese:

Fondamentale essere concentrati su domani?
"So che l'Udinese crea sempre grandi difficoltà e so che domani non sarà diverso. Loro sono una buona squadra, molto aggressiva, che gioca bene e che è molto motivata. Dovremo essere al massimo livello per poter vincere domani".

Dopo Firenze era arrabbiato... Ora qual è il clima?
"Il primo giorno è stato buono perché non ho visto nessuno, ero arrabbiato. Dopo certe partite non mi piace vedere nessuno. Abbiamo avuto pochi giocatori in questi allenamenti, poi tutti i nazionali sono arrivati ieri. Abbiamo parlato della Fiorentina e preparato l'Udinese. Per me è stato molto importante ieri parlare di ciò che è successo a Firenze. Oggi abbiamo parlato dell'Udinese".

Quali sono stati i temi?
"Tutto quello che voi pensate. Io non chiudo gli occhi davanti ai problemi. Li abbiamo, affrontiamoli".

Ha l'impressione di non essere capito?
"La mia leadership non è da farla vedere fuori, io non sono un attore. Se abbiamo qualche problema, non me ne frega un cazzo del nome del giocatore. Io ci parlo. Frontalmente, direttamente, con la squadra o con i giocatori".

Ha parlato con Ibra?
"Parlo tutti i giorni con lui, ne abbiamo parlato dopo Firenze anche".

Chi ha sbagliato a Firenze verrà punito?
"Vediamo domani. Per me nessun calciatore è più importante della squadra. E chi sbaglia deve prendersi le sue responsabilità. Se qualcuno non segue questo spirito di squadra, per me è difficile".

La critica che le viene mossa è che non ha in mano lo spogliatoio...

"Non ho bisogno di dimostrare nulla, non sono un attore. Nel calcio oggi c'è tanta necessità di farsi vedere, io invece sono così, dal primo giorno. Fate questa domanda ai calciatori, se sono stato così dal primo giorno o meno".

Reijnders ha detto che "piano piano stiamo mettendo in pratica le indicazioni dell'allenatore". A che punto è il processo?
"Voglio dire la verità. È difficile cambiare. È sempre difficile cambiare. Stiamo cambiando? Sì. Anche io ho fatto questa riflessione, e devo capire che è un cambiamento grande e devo essere più paziente. Abbiamo bisogno di più tempo per cambiare. Si cominciano a vedere cose che sono importanti, dobbiamo continuare. Non abbiamo tanto tempo per allenarci, piano piano dobbiamo migliorare in quello che io credo che dobbiamo migliorare".

Chi al posto di Theo?
"Non ho deciso".

Prima della sosta diceva che non avrebbe fatto tanto turnover. Ora, in vista dei tanti impegni, cambierà?
"Magari. Abbiamo questa necessità in questo momento".

Musah può giocare esterno?
"Penso che ho questa fortuna di avere un calciatore che può giocare in diverse posizioni. Giocare da esterno in questo momento non mi sembra una possibilità. Può giocare in altre posizioni".

Domani può giocare Okafor?
"È una possibilità ma non so se giocherà".

Chi sarà il capitano domani?
"Io sono arrivato qui e c'erano già tre capitani: Calabria, Theo e Leao, perché sono i giocatori con più partite nel Milan. Io posso essere d'accordo o no su questo, ma io devo rispettare questa decisione. Quello che io penso è che questa squadra ha bisogno di più leader. Per me non è importante chi ha la fascia, ma avere tre giocatori o più che condividano la leadership. Ci sono altri giocatori che possono aiutare questi giocatori nella leadership. E per me i leader non sono chi hanno la fascia. Ci sono altri giocatori che possono aiutare chi ha la fascia".

A che punto siete?
"Non c'è tanto tempo, ma io continuo a credere che saremo un'altra squadra in futuro".