Roggero (SKY): "I numeri e le statistiche applicati al calcio? Non è possibile raccontare dinamiche di campo solo con le statistiche, come invece accade in altri sport"

Roggero (SKY): "I numeri e le statistiche applicati al calcio? Non è possibile raccontare dinamiche di campo solo con le statistiche, come invece accade in altri sport"TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 23 gennaio 2025, 18:40Curiosando
di Marco Costanza

Nicola Roggero, giornalista di Sky Sport, è intervenuto al format Exodus, di Prima Tivvù, per raccontare l'importanza dei numeri, delle statistiche, degli algoritmi applicati al calcio. 

Queste le sue parole: "I numeri applicati allo sport? Credo che in sport come Baseball o Tennis i numeri possano dire tutto sull'andamento di una gara. Nel calcio è diverso. Dire che una squadra ha avuto il 58% del possesso palla e l'altra il 42%, non vuol dire nulla. Faccio l'esempio del Leicester di Ranieri che vinse la Premier. Quell'anno, il Leicester chiuse la stagione con il possesso palla più basso di tutta la Premier. Questo vuol dire che i numeri nel calcio sono importanti ma non dicono assolutamente nulla. Questo perchè il calcio è più un gioco che uno sport. O il possesso palla della Juve di Motta, non dice nulla sull'andamento delle partite dei bianconeri. Altro esempio, che percentuale ha una squadra di segnare su calcio d'angolo? La percentuale di gol da corner è bassissima, del 3%. L'Arsenal quest'anno è la squadra al mondo che ha fatto più gol su calci d'angolo, ed ha una percentuale realizzativa del 6%, che è altissima rispetto al 3% citato prima, ma il nulla considerando la chance di segnare su corner". 

Importanza ai numeri: "Credo sia giusto dare importanza, ma fino a un certo punto. Nel calcio, per esempio, il possesso palla è un dato perfettamente inutile, perché non ci dice se il possesso palla lo hai effettuato davanti alla tua porta o nell'area avversaria"

Sulle telecronache: "Voglio sperare che sia ancora spazio per le emozioni a che perché il calcio è lo sport in cui c'è una bassa segnatura e spesso una gara si decide solo per un gol. Quindi è giusto emozionarsi. Magari un calciatore può fare male per 89 minuti e poi al 90' arriva il gol decisivo e si cambia opinione su tutto. Faccio un esempio, ricordo la partita del secolo di Italia-Germania 4-3, del 1970. Quella gara lì, fino al 90', è stata una delle più orrende della storia del calcio. Tanta difesa, Italia che segnò con Boninsegna, e poi al 90' ci fu il pareggio tedesco con Schellinger che portò la sfida ai supplementari, dove poi è accaduto di tutto. Nel calcio l'episodio ha una importanza altissima. Diverso per altre discipline, tipo il tennis, non puoi giocare bene un solo punto, devi avere una costanza per tutta la partita, o nel basket, se fai un canestro da centrocampo e poi non segni più per tutta la gara, non basta. Nel calcio invece, può bastare ed è per questo che non si può affidare alle statistiche. Il calcio è un gioco facile, e questo fa sì che può accadere più spesso la sorpresa. E quando accade la sorpresa, i numeri non ti possono spiegare la sconfitta, anzi. Per questo, le statistiche, gli algoritmi, non possono essere affiancati al calcio per spiegarne le dinamiche che accadono solo in campo".
Differenza Premier e Serie A: "I prezzi ovviamente ma poi posso dire certamente gli stadi. In Italia sono stati fatti stadi per il Mondiale del 1990 ma dopo 10 anni erano già vecchi. L'altra sera vidi la gara della Lazio a Verona e mi sono chiesto come fa ad esserci uno stadio come il Bentegodi in Serie A. Una struttura vecchissima, datatissimo, non offre nulla ai tifosi. Poi ovviamente c'è il fascino e la storia del calcio inglese".