Bologna, Italiano: "La Champions ci sta facendo crescere"

Bologna, Italiano: "La Champions ci sta facendo crescere"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 23:30Le italiane
di Davide Marchiol

Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio per 2-2 contro l'Inter. Queste le sue parole riprese da tuttomercatoweb.com.

Quanto vi dà in autostima il pareggio di oggi?
"Tanto, perché sappiamo quanto è difficile andare via da qui portando a casa punti. La soddisfazione è enorme, con una prestazione meritata: abbiamo sì sofferto, ma avuto occasioni e la partita dopo lo svantaggio poteva diventare brutta. Invece nel secondo tempo abbiamo anche creato i presupposti per andare in vantaggio. Sono contento anche dei cinque cambi, ora ci prepariamo per la prossima partita".

Nel secondo tempo avete creduto alla possibilità di vincerla?
"A 20 secondi dalla fine del primo tempo abbiamo la possibilità di non far uscire quella palla e chiudere in parità. A volte ci si riesce, a volte no. Nel secondo tempo abbiamo avuto tutte le letture corrette, non abbiamo più permesso a loro di essere pericolosi e alla fine abbiamo aggiunto anche un difensore, perché questa maledizione dei minuti di recupero dobbiamo tamponarla".

Ci avete provato anche con una squadra abbastanza offensiva. Magari avete concesso qualche occasione di troppo...
"Ma forse nel primo tempo, specie sul secondo gol. Il primo credo sia viziato da un fallo su Odgaard, l'arbitro era girato di spalle e non se n'è accorto, poi dal Var hanno comunicato diversamente. Però è sul secondo gol che dobbiamo lavorare, che dobbiamo stare più attenti. Però se pensi di venire qui e di non poter concedere... L'unica cosa con l'Inter è provare a metterli in difficoltà quando entri in possesso, è impossibile pensare di non concedere loro nulla. Siamo stati bravi a non uscire dalla gara e a reagire allo svantaggio. il campionato è lungo e abbiamo ancora tante partite, però portare via questo punto può fare bene".

La prova di Moro è quello che cerca dal gruppo?
"Moro, Lykogiannis, Casale. Sono contento delle risposte che hanno dato tutti, si sono fatti trovare pronti. Prestazioni come le loro mi rendono molto felice: le rotazioni non si fanno così tanto per farle. È bellissimo così, alcuni non hanno ancora fatto un minuto e alcuni sono freschi e lucidi. Questo deve essere il nostro cavallo di battaglia: tutti per uno e uno per tutti".

Quanto manca, nell'idea che lei ha di questa squadra, per raggiungere lo step da grandissima, magari anche in Europa?
"In Europa affrontiamo un coefficiente di difficoltà enorme, come stasera. Abbiamo avuto Roma e poi Inter, sono tutte partite da Champions. Tra qualche giorno ritorniamo in questa competizione e affrontiamo il Dortmund in casa: ci sta facendo crescere, ci sta facendo capire a che ritmo sono le squadre di alto livello. Se vogliamo competere dobbiamo crescere anche noi velocemente. Anche le altre squadre sento che hanno bisogno di tempo, noi siamo tra le squadre con l'età media più bassa: oggi Castro ha giocato a vent'anni contro Bastoni, De Vrij e gli altri campioni dell'Inter. Per me ha margini enormi, ma lavoriamo su queste prestazioni. Serviranno ai giovani. Nelle ultime due in Champions vogliamo cercare di ottenere una soddisfazione, sapendo che il livello è altissimo".

Quanto è cresciuto e quanto poteva fare meglio, proprio in Champions?
"Potevamo fare meglio, abbiamo avuto non tanta fortuna nel sorteggio. Abbiamo beccato un girone tostissimo, con squadre di alto livello e in ambienti caldissimi. Abbiamo pagato anche l'emozione, essendo una squadra al primo impatto contro questi mostri sacri, però pian pianino siamo cresciuti: a Lisbona abbiamo fatto una signora partita. Si vede che stiamo crescendo in maturità e in malizia, capiamo cosa vuol dire la Champions: è un'esperienza bellissima, per me che venivo dalla Conference il livello è molto più alto. Abbiamo capito le qualità che servono e ci sta dando anche una grande mano, riportandolo in campionato: ho sentito che abbiamo fatto il record di punti in trasferta, secondo me è anche dovuto alla crescita di mentalità".

Castro è tra i più forti che ha allenato? Dove può arrivare fra 3/4 anni?
"Ho risposto anche prima, ha margini mostruosi. Ha una fame incredibile, viene al campo ogni giorno per migliorare e non fa altro che diventare più forte. Ha una voglia di diventare un calciatore importante: se la mantiene può diventare un top. Deve mantenere saldissimi i piedi per terra e continuare a lavorare: serve umiltà, perché qualità e fame non gli mancano. Può diventare davvero un grande calciatore".

Si aspetta qualcosa dal mercato?
"Abbiamo avuto una riunione con Sartori e Fenucci: qualcuno è uscito, perché dovevamo sfoltire. Vediamo cosa succede, saremo vigili su tutto: tutto è migliorabile, vedremo cosa succederà negli ultimi giorni".

Finalmente un gol dagli esterni difensivi.
"Nasce dal lavoro che facciamo. Dovevano stare in campo in maniera preventiva, l'Inter è tra le più forti d'Europa a segnare in transizione e dovevano stare entrambi dentro al campo. Poi poter giocare dentro, poter andare al tiro, mettere dentro traversoni: ne abbiamo messi 3/4 bellissimi. Holm ha molta più qualità di quella mostrata in precedenza, oggi si è applicato alla perfezione e sono contento anche per il gol. Bravo, sta crescendo anche se non ha mollato all'inizio e l'avevo visto col muso per terra: siamo riusciti a recuperare anche lui e sono contento. Non dobbiamo mollare".