City, ora la ruota sta girando: col West Ham a sprazzi è tornata la magia dello squadrone che tremare il mondo fa...

City, ora la ruota sta girando: col West Ham a sprazzi è tornata la magia dello squadrone che tremare il mondo fa...TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 01:50Champions Insights
di Matteo Bordiga

Segnali di vita. Finalmente.

Il Manchester City, forse, sta uscendo dal tunnel. La seconda vittoria consecutiva in campionato, stavolta a spese del rognoso West Ham, certifica perlomeno una ritrovata vena realizzativa e una maggiore disinvoltura nella costruzione della manovra offensiva. In parole povere gli uomini di Guardiola, “sbloccati” dal successo (anche piuttosto fortunato) ottenuto sette giorni fa sul campo del Leicester, sembrano giocare con la mente e con il cuore più leggeri, senza l’ansia tremebonda che ne aveva compromesso prestazioni e risultati nei mesi funesti di novembre e di dicembre.

La buona sorte sta finalmente "girando" dalla parte di Guardiola?

La cifra tecnica dei campioni dei Citizens, naturalmente, sta facendo il resto. D’altra parte era evidente che il problema principale di Haaland e compagni fosse di natura psicologica; ed era ovvio che, prima o poi, l’organizzazione di gioco e il talento individuale degli interpreti di Pep sarebbero tornati a sfornare gare come quella contro il West Ham, piegato 4-1 all’Etihad anche, giova ricordarlo, con l’aiuto della buona sorte. Un ulteriore segnale che, forse, davvero la ruota sta girando. Negli ultimi due mesi il City aveva commesso errori mastodontici soprattutto in fase difensiva, ma era anche stato bersagliato dalla sfortuna più nera ogniqualvolta i suoi attaccanti e centrocampisti erano chiamati a chiudere l’azione con la stoccata decisiva: pali, traverse, salvataggi sulla linea e gol divorati in maniera incredibile avevano contribuito a far perdere svariate partite ai Campioni d’Inghilterra.

Col West Ham lampi di vero City

Contro il Leicester, invece, è stato Vardy a graziare più volte Pep, dilapidando almeno tre monumentali palle gol. E anche col West Ham la rete che ha restituito un po’ di serenità ai celesti di Manchester è arrivata grazie a una deviazione fortuita di un difensore ospite su un tiro-cross di Savinho dalla fascia mancina. Un grimaldello “casuale” che ha aperto la saracinesca degli Hammers e ha steso un tappeto rosso al City, tornato (vivaddio!) a mostrare sprazzi del calcio-spettacolo che l’aveva reso celebre negli ultimi quattro-cinque anni. La doppietta di Haaland ha poi riconciliato il vichingo norvegese coi suoi tifosi, e la perla finale di Foden ha premiato uno dei pochi giocatori che, anche nel periodo più buio, non avevano mai fatto mancare lampi di genio e di inventiva.

Pep, la Champions aspetta il tuo ritorno...

Insomma, è troppo presto per dedurre che il City, col nuovo anno, abbia ritrovato la cara, vecchia versione di sé. Ma attenzione: se il trend positivo dovesse essere confermato anche nelle prossime giornate, tanto la Premier quanto – soprattutto – la Champions League avranno felicemente riabbracciato una sicura protagonista.