Juve-Milan di Supercoppa, scontro dal profumo di Champions, è per entrambe le squadre il primo grande banco di prova del 2025

Juve-Milan di Supercoppa, scontro dal profumo di Champions, è per entrambe le squadre il primo grande banco di prova del 2025TUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 2 gennaio 2025, 19:30Champions Insights
di Matteo Bordiga

Un confronto estremamente stimolante e affascinante. Soprattutto in questo particolare momento storico.

Milan-Juventus è un grande “classico” del calcio italiano, ed è significativo che le due squadre debbano incontrarsi, all’alba del nuovo anno, in un periodo difficile e travagliato per entrambe.

La Juve finora è stata la "bella incompiuta" della serie A

Chi sta peggio è naturalmente il Milan, che ha appena cambiato allenatore e in campionato proprio non decolla. Ma anche la Juventus, affetta dalla ormai ben nota “pareggite”, se la passa piuttosto male: in serie A i bianconeri non danno la sensazione di poter minimamente insidiare le battistrada Inter, Napoli e Atalanta, e nella prima parte della stagione hanno recitato a tutti gli effetti il ruolo della “bella incompiuta”. Vlahovic e compagni giocano anche bene, creano, costruiscono ma poi, spesso e volentieri, davanti alla porta avversaria si ritrovano con le polveri bagnate. Il gioco fraseggiato di Thiago Motta, che si fonda sulla valorizzazione delle corsie esterne e sugli inserimenti in zona gol dei centrocampisti, finora ha pagato solo a corrente alternata. E allora la sfida di Supercoppa contro il Milan, match prestigioso che - tra l’altro - potrebbe contribuire a portare in bacheca un nuovo trofeo, è il banco di prova perfetto per capire con quali propositi la Vecchia Signora inizia il nuovo anno. A Madama servirà soprattutto concretezza dalla cintola in su: le punte (Vlahovic in testa) sono chiamate e finalizzare con più cinismo e “cattiveria” tutto il gran lavoro svolto dalla squadra.

Il nuovo Milan di Conceicao: parole d'ordine grinta, concretezza e personalità

Dall’altra parte, appunto, il nuovo Milan di Sergio Conceicao. Una grande incognita, a partire dal sistema di gioco: l’ex tecnico del Porto, che a Riad dovrà fare a meno dell’infortunato Leao, potrebbe puntare sul 4-3-3, a differenza del suo predecessore Paulo Fonseca che utilizzava stabilmente il 4-2-3-1. La sensazione è che nell’ambiente rossonero in questi giorni convulsi vi sia stata una scossa soprattutto a livello psicologico: il terremoto-Conceicao si è abbattuto su Maignan e compagni, col suo carico di grinta, praticità e determinazione feroce. La cifra distintiva del buon Sergio infatti è proprio quella: il suo è un calcio più diretto, più pragmatico e meno “ricamato” di quello di Fonseca. La ricerca della verticalità sarà il nuovo mantra offensivo del Milan. Ma la principale speranza dei tifosi rossoneri è che il nuovo mister restituisca alla squadra quella “cazzimma” e quella personalità che negli ultimi mesi si erano viste solo a sprazzi.

Si alzi il sipario, dunque: Milan-Juventus sarà per entrambe la prima, grande cartina di tornasole del 2025.