Il miglior City è sempre un miraggio, ma contro il Leicester si è riaccesa la lampadina: cosa funziona e cosa ancora non va (1)

Il miglior City è sempre un miraggio, ma contro il Leicester si è riaccesa la lampadina: cosa funziona e cosa ancora non va (1)TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 31 dicembre 2024, 21:05Champions Insights
di Matteo Bordiga

Non inganni il risultato.

La luce in fondo al tunnel è ancora lontana, anche se...

Il Manchester City, nonostante il successo salvifico per 2-0 ottenuto in casa del Leicester City (altra squadra in crisi nera nelle ultime settimane), è ancora lungi dal vedere la luce in fondo al tunnel. La vittoria è senz’altro il miglior ricostituente possibile per gli uomini di Guardiola, perché restituisce un briciolo di serenità a un ambiente letteralmente bombardato dalle feroci (e forse, tutto sommato, anche ingenerose) critiche dei mass media e degli addetti ai lavori. Però sul piano della solidità difensiva e della continuità di rendimento all’interno della stessa partita ancora non ci siamo.

I miglioramenti della manovra offensiva

L’aspetto positivo è che il City ha messo a segno due reti pregevoli, con Savinho e col redivivo Haaland, mostrando sprazzi del calcio spettacolare e “totale” che l’avevano contraddistinto per anni sotto la guida del buon Pep. La manovra offensiva sta migliorando: Foden, Savinho, Bernardo Silva e lo stesso centravanti norvegese sembrano più brillanti e più convinti rispetto alle ultime, sconfortanti prestazioni. La palla viaggia più velocemente e, cosa tutt’altro che secondaria, in certe situazioni si tenta – finalmente – anche il tiro da fuori area, senza aspettare l’imbucata per entrare in porta col pallone. Infine i solisti del City tengono per meno tempo la palla tra i piedi, cercando di sbarazzarsene in fretta per non dare modo alle difese avversarie di riposizionarsi e di chiudere tutti i varchi a ridosso dell’area.

Tutto questo, ca va sans dire, rende le azioni d’attacco più imprevedibili, esaltando movimenti e cifra tecnica degli interpreti di Pep che del resto, nell’ultimo mese e mezzo, non potevano essersi trasformati da acclamati signori del calcio a brocchi privi di idee e di inventiva.