Il Bologna regola un Torino (quasi) nullo e torna a candidarsi per un posto in Champions League
Il comandante Italiano ha raddrizzato la barca, e ora la navigazione del Bologna in campionato procede a vele spiegate.
Per il Bologna in serie A sei vittorie nelle ultime otto gare
Sei vittorie nelle ultime otto partite di serie A per i felsinei (intervallate anche dal prestigioso pareggio ottenuto in Champions League in casa del Benfica) non sono certo un caso, ma il segnale tangibile che i rossoblù hanno finalmente risolto l’annoso problema che li aveva frenati nella prima parte della stagione: l’evanescenza dell’attacco. Ora il gioco corale di Orsolini e compagni viene finalizzato a dovere non tanto dalle punte (anche se oggi contro il Torino è arrivato il primo gol stagionale di Dallinga), quanto soprattutto dai centrocampisti che si inseriscono e concludono l’azione.
A Torino primo tempo equilibrato, ma nella ripresa dominio rossoblù
All’Olimpico di Torino il primo tempo è stato piuttosto equilibrato, perché al calcio di rigore fallito da Castro hanno fatto da contraltare due chiare palle gol per i granata di Vanoli, sciupate da Sosa e soprattutto dal fumoso Karamoh. Ma nella ripresa, in buona sostanza, non c’è stata partita: il Bologna ha preso il comando delle operazioni, con la sua fitta rete di passaggi si è insediato stabilmente nella metà campo del Toro e, con pieno merito, ha trovato due reti, appunto con Dallinga e poi nel finale con Pobega. Il 2-0 è apparso lo specchio fedele di quanto visto sul rettangolo verde.
Torino senza gioco e senz'anima
In tutto ciò occorre sottolineare l’inconsistenza e, soprattutto, la mancanza di continuità (anche atletica) del Torino nei novanta minuti. L’amara sensazione, quando si assiste alle gare dell’undici di Vanoli, è quella di trovarsi di fronte a una compagine senza identità e senz’anima, tecnicamente involuta e priva di idee chiare dal punto di vista dell’organizzazione di gioco. Magari Ricci e compagni disputano un buon primo tempo, ma poi perdono solidità e compattezza nella ripresa (esattamente com’è accaduto oggi) e si consegnano all’avversario.
Per i bolognesi, come ha rimarcato lo stesso Italiano, si preannuncia un Natale sereno. La crescita della squadra è evidente, anche sotto il profilo della consapevolezza e della fiducia nei propri mezzi. Peccato sia giunta a maturazione troppo tardi per sperare di andare avanti in Champions League… Ma, di questo passo, gli emiliani potrebbero ritagliarsi – nella prossima stagione – un’altra chance di lusso nella massima competizione continentale.