L'enigma del nuovo Barcellona: in Liga stenta maledettamente, ma in Champions League vola...
Performante in Champions League, deficitario in campionato.
Il nuovo Barcellona stenta nella Liga ma vola in Europa
Sembra questo il destino del Barcellona di Hansi Flick, che fa maledettamente fatica nella Liga spagnola mentre in Europa occupa la seconda posizione della “superclassifica” Champions (alle spalle della corazzata Liverpool), avendo fin qui ottenuto cinque vittorie e una sconfitta (contro il Monaco, determinata soprattutto dal fatto che i blaugrana sono rimasti ben presto in dieci uomini contro undici).
I catalani hanno il miglior attacco della Champions League: e non è un caso...
I catalani possono vantare anche il miglior attacco della competizione, avendo fin qui messo a segno ben 21 reti in sei partite. E non è certo un caso che Pedri e compagni volino in Europa, perché a livello internazionale le squadre avversarie approcciano le partite in modo “aperto” e spregiudicato, lasciando liberi i blaugrana di tessere le loro trame e, soprattutto, di trovare sugli esterni gli spunti di Lamine Yamal e di Raphinha, che rappresentano la chiave del gioco di Flick.
In Europa prevale la forza d'urto dell'attacco blaugrana sulle falle difensive dell'undici di Flick
Naturalmente anche in Europa il Barcellona si espone alle rapide ripartenze avversarie (come evidenziato anche nell’ultima gara vinta per 3-2 in casa del Borussia Dortmund), perché tiene la retroguardia praticamente all’altezza del centrocampo accettando il rischio di incassare dei contropiede pur di comandare la partita. Ma, a differenza di ciò che avviene nella Liga, in Champions prevale la forza d’urto e l’incisività della fase offensiva catalana, proprio perché le difese delle formazioni rivali - che tengono un baricentro ben più alto rispetto a quello delle squadre che affrontano il Barcellona in campionato - lasciano più spazi a disposizione di Yamal, Raphinha e Lewandowski.
Così accade che magari l’undici di Flick incassi regolarmente almeno un gol, ma quasi sempre ne fa due o tre in più dell’avversario di turno. Questa tendenza, naturalmente, dovrà poi essere confermata nella fase a eliminazione diretta, in cui il livello tecnico generale si alzerà notevolmente e il Barça dovrà di conseguenza essere abile a sfruttare, col massimo cinismo possibile, tutte le occasioni da rete che saprà procurarsi.