Juve, finalmente sia bel gioco che concretezza! Milan, non era tutto oro quel che luccicava a Como...

Juve, finalmente sia bel gioco che concretezza! Milan, non era tutto oro quel che luccicava a Como...TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 00:05Champions Insights
di Matteo Bordiga

Una vittoria cercata, voluta rabbiosamente e largamente meritata.

La Juventus è andata a prendersi i tre punti facendo esattamente quello che il Milan, nel secondo tempo, non ha fatto: aggredendo la partita, vincendo quasi tutti i contrasti, arrivando prima su tutti i palloni grazie alla grinta e alla determinazione messe in campo e credendo fortemente nella possibilità di infrangere la “maledizione” dell’eterna pareggite.

Primo tempo godibile ed equilibrato

La gara dell’Allianz Stadium, per la verità, è stata una sfida dai due volti. Nel primo tempo le squadre si sono affrontate alla pari, imponendo al match dei ritmi ben diversi rispetto a quelli soporiferi del precedente incrocio di campionato a San Siro, chiuso sullo 0-0 dopo novanta minuti avari di ogni tipo di emozione. Ieri infatti sia la Juve che il Diavolo avevano l’assoluta necessità di centrare i tre punti. La Vecchia Signora ha tenuto più a lungo il possesso della sfera, esercitando un certo predominio territoriale e creando alcune occasioni importanti con Koopmeiners, Gatti e (soprattutto) Yildiz. Ma anche il Milan, seppure a folate, ha mostrato di potersi rendere pericolosissimo e, in un’azione arrembante chiusa da Leao con un tiro troppo centrale da ottima posizione, ha flirtato con la rete del vantaggio.

Nella ripresa Juve arrembante e Milan inesistente

Poi, dopo quarantacinque minuti godibili e sostanzialmente equilibrati, è cambiato tutto. Il Milan nella ripresa è uscito dalla partita: si è rivisto ancora una volta quell’atteggiamento sbagliato, quell’approccio molle che aveva già caratterizzato diverse prestazioni dell’undici prima di Fonseca e poi di Sergio Conceicao. Tra l’altro la Juventus a quel punto era priva non solo di Vlahovic (lasciato precauzionalmente in panchina) e dell’infortunato Conceicao, ma anche di Yildiz (uscito nell’intervallo per un fastidio fisico). Insomma, i bianconeri avevano fuori quasi tutti i loro uomini di maggiore qualità tecnica. Eppure hanno alzato il pressing, aumentato i giri del motore e messo il Diavolo alle corde, prima mancando il vantaggio con un tiro ravvicinato di Koopmeiners respinto con la coscia da Maignan e poi trovandolo con una conclusione a giro di Mbangula (ottima la sua prestazione) deviata in rete da Emerson Royal.   

Dopo l’1-0 i padroni di casa non si sono accontentati e hanno lanciato l’assalto al raddoppio. E così nel giro di cinque minuti hanno timbrato il 2-0 in seguito a una transizione micidiale condotta da Thuram e finalizzata con precisione chirurgica da Weah. Emblematica la “cattiveria” agonistica con la quale gli uomini di Motta hanno sradicato il pallone dai piedi dei centrocampisti rossoneri per ribaltare rapidamente il fronte dell’azione.

Nella seconda metà della ripresa sono andati più vicino i bianconeri al terzo gol che non i milanisti a riaprire la partita. Al fischio finale dell’arbitro Massa giusta ovazione per Locatelli e compagni, finalmente abili nel capitalizzare la gran mole di gioco creata. Per il Milan la conferma – l’ennesima – che non era tutto oro quel che luccicava a Como.