Juve, qual è il tuo posto in Champions League? Thiago Motta alla ricerca di un'identità europea
Le prime due giornate probabilmente avevano illuso un po’ tutti. Poi la dolorosa sconfitta interna con lo Stoccarda e il deludente pareggio di Lille hanno riportato la squadra e i tifosi bianconeri coi piedi per terra.
La Juventus, con sei punti dopo due partite, sembrava avere la strada spianata verso la qualificazione agli ottavi di Champions League. Ma adesso, con un calendario tutt’altro che semplice da affrontare, si ritrova in mezzo al guado: con sette punti in quattro giornate occupa l’undicesima posizione della superclassifica della massima competizione continentale.
A Lipsia, in dieci contro undici, il punto più alto della stagione bianconera
Se la rotonda vittoria ottenuta in casa all’esordio contro il PSV (3-1) poteva essere più o meno preventivabile, il trionfo di Lipsia, tutt’altro che banale, aveva fatto sognare il popolo juventino, restituendo l’immagine di una formazione non solo votata al calcio aggressivo e dominante, ma anche caratterialmente granitica. In Germania la Juve era stata infatti in grado di rimontare - col gioco e con le idee, senza mai abiurare il credo calcistico di Thiago Motta - dall’1-2 al 3-2 in dieci uomini contro undici, difendendo poi il successo con le unghie e con i denti nel caravanserraglio finale. Una grande dimostrazione di forza e, apparentemente, la certificazione del ritorno della Vecchia Signora in Europa da assoluta protagonista.
Le ragioni del crollo contro lo Stoccarda
Inspiegabile, alla luce della prestazione di Lipsia, il successivo crollo interno contro lo Stoccarda. Una sconfitta senza attenuanti, subita proprio sul “terreno privilegiato” della Juve: quello del palleggio, della costruzione della manovra dal basso, dello spirito di iniziativa e della voglia di vincere. Tutte prerogative (e qualità) nelle quali lo Stoccarda, in quella nefasta serata, ha largamente primeggiato. Segno di una discontinuità di rendimento che, a livello internazionale, deve suonare come un campanello d’allarme? Pegno da pagare per l’assenza di Bremer, leader indiscusso della retroguardia infortunatosi proprio durante il match di Lipsia?
Juve, qual è il tuo posto in Europa?
L’1-1 di Lille non ha sciolto definitivamente il dubbio. Se infatti la Juventus ha offerto una prestazione gagliarda e qualitativamente convincente, creando tante occasioni da gol soprattutto nel secondo tempo, nella prima frazione la difesa ha sbandato davanti alle incursioni dei francesi, facendosi prendere clamorosamente di infilata in occasione del gol di David.
Insomma, saranno le prossime, complicatissime sfide (su tutte il big match contro il pur malaticcio Manchester City di Pep Guardiola) a dire se la Juve è veramente tornata in Champions per puntare almeno a un posto tra le prime otto o se i tempi, all’alba del progetto-Motta, non sono ancora maturi per (ri)conquistare l’Europa.