L'Inter maramaldeggia a Verona e risparmia le energie per il Lipsia. Ma la difesa veneta è una banda del buco...
Esattamente ciò che serviva a Simone Inzaghi.
Era importante vincere col minimo sforzo
L’andamento della partita del Bentegodi contro l’Hellas Verona non poteva essere più propizio per Barella e compagni. Ieri l’Inter aveva bisogno proprio di vincere senza sprecare troppe energie e, possibilmente, concedendosi il lusso di poter amministrare il risultato nella ripresa. Per almeno due ottime ragioni: la prima era legata all’assenza contemporanea, cui il tecnico della Beneamata doveva far fronte, di due pilastri insostituibili come Calhanoglu e Lautaro Martinez. I rispettivi rincalzi, Asllani e Correa, non fornivano certo le stesse garanzie dei due titolari inamovibili. Eppure sono stati tra i protagonisti del pokerissimo rifilato alla derelitta compagine di Zanetti. La seconda ragione consisteva nella necessità di preservare le energie in vista dell’impegno cruciale di metà settimana prossima contro il Lipsia a San Siro: una gara che potrebbe rappresentare il definitivo passepartout per gli ottavi di finale di Champions League.
La difesa del Verona ha steso un tappeto rosso a Correa e compagni
Ebbene, nonostante l’avvio di match al Bentegodi facesse presagire un pomeriggio tribolato (occasione da gol e subito dopo traversa colpita dai padroni di casa scaligeri), ai primi affondi dei nerazzurri la retroguardia veneta si è dissolta. E qui, francamente, non si può fare a meno di constatare che la formazione di Zanetti è parsa completamente impreparata ad affrontare la corazzata meneghina. L’arrembante entusiasmo iniziale si è trasformato in un autentico incubo calcistico quando l’Inter ha verticalizzato e ha banchettato tra le linee sfilacciate di una difesa impresentabile. Agli ospiti bastava dettare una semplice imbucata in profondità per mettere puntualmente un uomo solo davanti al povero Montipò, il quale nulla ha potuto contro i folletti nerazzurri che gli piombavano addosso da tutte le parti.
Contro il Lipsia in Champions sarà tutta un'altra storia
La disposizione difensiva così approssimativa e scalcinata dell’Hellas ridimensiona, naturalmente, la portata del successo interista. Ma ad Inzaghi non è sembrato vero potersi praticamente riposare per un’intera frazione di gioco, la seconda, in cui i suoi sul 5-0 hanno fatto pura accademia. Ora ci sarà modo di concentrare tutte le energie (in gran parte preservate grazie alla passeggiata di salute di Verona) sull’imminente rendez-vous di Champions League, che vedrà il Biscione contrapposto a un avversario assai meno fragile e remissivo. Fermo restando che i recuperi di Calhanoglu e di Lautaro, in vista del Lipsia, sono imprescindibili.