Liverpool, lo schiacciasassi d'Europa: i Reds seppelliscono gli Spurs sotto una valanga di sei gol

Liverpool, lo schiacciasassi d'Europa: i Reds seppelliscono gli Spurs sotto una valanga di sei golTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 16:33Champions Insights
di Matteo Bordiga

In questo momento è, per distacco, il caterpillar d’Europa.

Semplicemente sensazionale il Liverpool di Arne Slot: una squadra schiacciasassi che, per quanto conceda sempre qualcosa agli avversari in ogni partita, riesce a creare una mole di gioco impressionante e a collezionare una quantità abnorme di palle gol nei novanta minuti. E, alla fine, il tabellino dello score premia quasi sempre i Reds, che segnano regolarmente almeno due o tre gol in più dei rivali.

Il Liverpool sa segnare in ogni modo

Quello che colpisce più di ogni altra cosa è che Salah e compagni costruiscono occasioni da rete in ogni modo: con l’azione manovrata e col fraseggio corto, con lo sfruttamento del campo in tutta la sua ampiezza, sulle palle inattive e – soprattutto – in ripartenza. Nelle transizioni gli uomini di Slot sono micidiali perché ribaltano il fronte dell’azione con una velocità supersonica, e alla rapidità coniugano una tecnica senza pari in tutti i loro interpreti offensivi.

Ma ieri il Tottenham ha agevolato il compito ai Reds

Va anche detto, per amore di verità, che il Tottenham nella gara di ieri ha decisamente prestato il fianco ai contropiede letali del Liverpool, commettendo errori banali in fase di prima impostazione e, probabilmente, tenendo un baricentro un po’ troppo alto per contrastare una squadra come quella di Slot. La grande notizia per i rossi del Merseyside è il ritorno al gol di Luis Diaz, che in Premier non segnava da parecchio tempo. Per il resto solo conferme: devastante l’impatto sulla partita di Salah, fenomenale dal punto di vista tecnico e, come sempre, praticamente immarcabile negli spazi. McAllister e Szoboszlai coniugano quantità e qualità, in un collettivo che assomiglia sempre di più a una macchina perfetta: il pirotecnico 6-3 (che avrebbe tranquillamente potuto essere un 10-5) contro gli Spurs lo attesta in modo eloquente.

Unico neo la vulnerabilità difensiva

Come detto, in ottica Champions l’unico neo può essere costituito dalla vulnerabilità difensiva (evidente in particolare contro avversari veloci e abili nelle combinazioni palla a terra), messa in mostra anche contro il Tottenham. Ma finché dalla cintola in su la squadra continuerà a creare tutte queste occasioni i tifosi potranno a loro volta continuare a sognare di alzare la coppa dalle grandi orecchie. Che, a ben vedere, ora come ora rappresenta qualcosa di molto più concreto di un semplice sogno.