Paris Saint-Germain, Luis Enrique: “Kolo Muani e Skriniar? Potrei spiegare tutto, ma preferisco non farlo. Su Hakimi e il mercato…”

Paris Saint-Germain, Luis Enrique: “Kolo Muani e Skriniar? Potrei spiegare tutto, ma preferisco non farlo. Su Hakimi e il mercato…”TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 16:40Le Big
di Benedetta Demichelis

Luis Enrique, tecnico del Paris Saint-Germain, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Monaco: "Quest'anno sono migliorati in attacco e in difesa, sarà difficile segnare. Ci aspetta una partita che ci preparerà per gli impegni da affrontare dopo le vacanze di Natale". Kolo Muani e Skriniar convocati? Domani ci aspetta una partita molto difficile contro il Monaco, una delle avversarie dirette del campionato. Come in ogni partita cerco di convocare i 20 giocatori che ritengo più preparati. Il Monaco, credo senza dubbio, è stato uno degli avversari più difficili che ho affrontato in Francia. L'anno scorso anche Brest, Lens, Rennes e Nizza hanno giocato bene. Anche in Champions League ci sono squadre che possono fare risultati, lo abbiamo visto con il Lilla. Il livello della Ligue 1 è più alto di quanto pensiamo. Hakimi? Giudichiamo il minutaggio, ma anche il profilo fisico di ogni giocatore. Hakimi è un top player, di qualità mondiale senza dubbio. È uno dei giocatori più utilizzati la scorsa stagione, lo stesso anche in questa, e ha giocato l'Olimpiade. Cerchiamo di compensare questi sforzi con periodi di riposo, ma non è facile. Il nostro obiettivo è cercare di far riposare il più possibile i nostri giocatori. Mercato? Mi piacerebbe avere due giocatori in ogni ruolo che siano titolari, e che ci sia una vera competizione. Ho questo con i tre portieri, sono pronti a giocare. Con i giocatori di movimento, a volte, manca l'opportunità. La base per crescere come squadra è soprattutto questa idea che i giocatori non devono sapere se giocheranno o no. Se si rilassano un po' troppo, qualcun altro può giocare al loro posto a beneficio di tutta la squadra. Questa è la strada che voglio seguire. È un po' utopico avere due giocatori per ruolo, nessuno ce li ha e a me non è mai successo. Per raggiungere un certo livello, tutti hanno bisogno di un certo tempo di gioco, ma è importante che sentano di potersi riposare per qualche giorno. Vogliamo avere 15, 16 o 17 titolari. Se hai un ottimo gruppo di giocatori e alzi il livello in allenamento, sei più preparato per le competizioni. La situazione di Kolo Muani e Skriniar? Potrei spiegare tutto, ma preferisco non farlo. Le mie decisioni dicono tutto molto chiaramente. Le situazioni sono reversibili, quando un giocatore sbaglia è tutto reversibile. Assolutamente tutto. Non andrò a fondo della questione, è una cosa che non ho mai fatto, preferisco essere criticato. Caso Dembele? Dembélé è lo stesso di sempre. Lo conosco molto bene, da anni. L'ho sempre difeso come giocatore, è una persona molto simpatica. Poi voglio che Ousmane dia la migliore versione di sé e lo stesso faccio con tutti gli altri giocatori. Quando prendo una decisione con un giocatore, se ritengo che sia necessario agire in modo per lui e la squadra, vado dritto. Mi piace stare vicino ai giocatori ma non posso farlo con tutti. Quando un giocatore non vuole proprio vedermi, cerco di rispettare i suoi spazi e di accettare la sua posizione. Ma mi piace comunicare con i miei giocatori, voglio che abbiano questa libertà di dirmi quello che ritengono opportuno. Conosco il mio lavoro, so cosa devo fare. Potrei sbagliarmi, ma almeno ingannerei me stesso con le mie idee e non con quelle degli altri. Il rientro di Kimpembe? Non ne ho idea. È un caso molto particolare, sono due anni che non gioca e ci sono state due ricadute di infortuni diversi. Sarebbe molto rischioso accelerare i tempi. L'allenamento e il carico di lavoro indicheranno i suoi progressi. È un discorso più fisico che medico, ma non so quando sarà pienamente competitivo".