Juventus, rapimento Pogba: dal 26 novembre via al processo
Il "caso-Pogba" aveva sconvolto la Francia a poche settimane dall’inizio del Mondiale in Qatar. Tutto era iniziato con le minacce su TikTok da parte di Mathias, il fratello maggiore del centrocampista della Juventus, che aveva promesso “rivelazioni esplosive su Paul, Rafaela Pimenta e Kylian Mbappé.” Da lì è emersa una torbida vicenda di ricatti e tentativi di estorsione nei confronti di Paul Pogba, che sarebbe stato anche sequestrato per una notte da un gruppo di malviventi.
Ora, questa storia sembra destinata a concludersi in tribunale: sei persone, inclusi alcuni amici d’infanzia del calciatore e lo stesso Mathias, saranno processate tra il 26 novembre e il 3 dicembre presso il Tribunale penale di Parigi.
Pogba, che all’epoca giocava nel Manchester United, ha raccontato di essere stato raggirato da alcuni amici d’infanzia e sequestrato per una notte in un appartamento a Seine-et-Marne, dove due uomini incappucciati e armati gli avrebbero chiesto 13 milioni di euro per la sua "sicurezza". Pogba avrebbe consegnato 100.000 euro prima di essere rilasciato, ma le minacce sarebbero proseguite anche dopo la sua liberazione.