Juve, tanti ghirigori ma poca sostanza. Senza attaccanti Madama è bella solo a metà. E il Lecce ringrazia...

Juve, tanti ghirigori ma poca sostanza. Senza attaccanti Madama è bella solo a metà. E il Lecce ringrazia...TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 23:20Champions Insights
di Matteo Bordiga

Un pareggio ampiamente meritato dal Lecce. Due punti meritatamente persi dalla Juventus.

Non c’è niente da fare: questa versione “spuntata” della Vecchia Signora proprio non convince. Ancora una volta - bisogna dire forzatamente, a causa delle tantissime assenze che riducevano all’osso l’organico bianconero - Thiago Motta ha proposto una squadra ricca di trequartisti e di esterni, con tanto talento e spessore tecnico ma con pochissimo “peso” negli ultimi venti metri.

Il calcio tutto "trequartisti e fantasia" non ha funzionato

Come al solito, Madama ha sviluppato un fitto fraseggio e ha fatto circolare bene il pallone, ma - comunque la si voglia mettere - là davanti mancava lo spunto decisivo, la zampata del centravanti che catalizza il gioco dei compagni e, contemporaneamente, fa sentire la sua presenza ai difensori avversari. E qui sorge spontanea una riflessione, per così dire, “strutturale”: è possibile che, in assenza di Vlahovic e al netto della lungodegenza di Milik, una formazione del calibro della Juventus non disponga di credibili soluzioni alternative al centro dell’attacco? L’idea di esprimere un calcio tutto “trequartisti e fantasia” è suggestiva e, ammettiamolo pure, innovativa. Ma serve che poi in campo i giocatori offensivi provino più spesso la giocata, saltino più spesso l’uomo, tentino con continuità il tiro in porta.

Certo, si obietterà che nel primo tempo la Juve ha centrato due pali (clamoroso il primo di Thuram, che aveva la porta vuota spalancata davanti a sé), ma si è trattato di due iniziative estemporanee e non supportate da un ritmo e da un’intensità di gioco che potessero mandare fuori giri un Lecce ordinato e, quando possibile, anche insidioso.

Un plauso al Lecce, che non ha mai rinunciato a giocare

Menzione di merito doverosa, a tal proposito, per la diligente e industriosa compagine di Giampaolo. I salentini, pur mantenendo un baricentro basso per disinnescare e rendere stucchevole il palleggio ipnotico della Juve, non hanno mai rinunciato, una volta recuperata la sfera, a proiettarsi in avanti anche con molti uomini. Inoltre si sono sempre sforzati di non buttare via il pallone, cercando le combinazioni rasoterra e sfruttando tutto il campo in ampiezza per ripartire. Una strategia che, alla lunga, ha pagato. Anche perché l’eventuale vittoria della Juve sarebbe scaturita da un tiro senza troppe pretese di Cambiaso sfortunatamente deviato nella propria porta da Gaspar. Clamoroso autogol, si sarebbe detto una volta. E la sensazione era che, effettivamente, i bianconeri potessero sbloccare la gara solo grazie a un episodio favorevole o a un calcio piazzato.