Juventus, Motta ha capito una cosa. A Torino devi vincere, oltre il gioco
Inter-Juventus potrà essere la risposta ai tanti dubbi che Simone Inzaghi e Thiago Motta si portano dietro da tempo. Certo, dubbi diversi per situazioni altrettanto diverse, perché lo stato attuale del club nerazzurro è diametralmente opposto agli umori da paranoia che si stanno vivendo dalle parti della Continassa.
Paranoie giustificate
Una paranoia giustificata, attenzione, perché gli ultimi risultati negativi hanno dato la conferma di come la squadra di Motta abbia bisogno realmente di tempo per poter carburare, e che per costruire una grande squadra non basta prendere sul mercato i migliori del momento stile "FIFA". Motta questo lo ha capito e sta cercando di imporre la propria filosofia come ha fatto lo scorso anno a Bologna, portando i felsinei in Champions League.
Torino non è Bologna
Quest'anno il discorso è diverso perché a Torino le pressioni sono diverse, puoi sbagliare perché sei all'inizio ma poi devi dimostrare di poter recuperare a avere un ruolo di spicco, di spessore per riportare la Juventus a vincere. Il diktat è molto chiaro, la dirigenza ha lavorato per questo portando a Torino innesti pronti a vincere, senza troppe scommesse, senza troppi giri di parole. Domani a Milano, contro l'Inter, Motta cerca già risposte.