Brambati: "Il Milan non mi sta piacendo, non so in Champions quanto potrà andare avanti"
Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore, ai microfoni di Milannews.it ha detto la sua sul momento in casa rossonera. Queste le sue considerazioni.
Conceicao ha una filosofia di gioco molto diversa da Fonseca:
"Prima di Fonseca stavano annunciando Lopetegui, quindi era chiara l'impronta che volevi dare. Se poi vai su Conceiçao allora non hai le idee molto chiare, perché è un tecnico completamente diverso che sposa un progetto diverso. Anche qui, poi: che progetto? Perché è un bel punto di domanda vista la durata del suo contratto".
Credi in un ribaltone dirigenziale a fine mercato o fine stagione?
"Non lo so, però questi lavoro fatto e buttato a mare mi lascia perplesso. È vero che il Milan ha vinto la Supercoppa, ma è un po' un trofeo di consolazione. I fatti dicono che il Milan è fuori dal giro scudetto già a gennaio, quando dovrebbe ambire ad altri traguardi. Arriverà tra le prime 8 di Champions ma non so quanto possa andare avanti, non mi sta piacendo".
Giovanni Sartori e Andrea Berta sono due nomi accostati ai rossoneri:
"Persone che conosco bene. Sartori è un grande direttore, ha dimostrato di fare bene a 360° in realtà diverse e con pressioni diverse dal Milan. Una chance se la meriterebbe. Lo stesso Berta ha fatto bene all'Atletico ed è un dirigente che è partito dal basso, me lo ricordo a Carpenedolo. Certamente al Milan manca una figura riconoscibile a livello di competenza dirigenziale. E torno nuovamente su Maldini".
Su Maldini:
"Ricordo un episodio, feci una trattativa per un giocatore (Callejon) da portare al Milan. C'era Leonardo e Maldini, che stava imparando il mestiere, non disse una parola. Con molta umiltà osservava e cercava di imparare. Quando è stato ritenuto pronto ha portato a casa ottimi risultati e che fanno? Lo mandano via…".