PSG, ossessione Champions League. I soldi non bastano, serve anche altro
Ogni estate, a inizio stagione, il PSG torna a ripetere in maniera quasi assillante il proprio obiettivo stagionale: vincere la Champions League. Una maledizione, la coppa dalle grandi orecchie, per una corazzata. Corazzata sicuramente per i milioni spesi, anche se il risultato non è stato fino a ora positivo rispetto alle ingenti spese della proprietà del club francese.
Le cose cambiano
All'esordio nella nuova edizione, la squadra di Luis Enrique ha dominato il Girona ma ha strappato i tre punti soltanto al 90' grande a una grande incertezza da parte del portiere avversario. Quest'anno, senza Kylian Mbappé, sarà più o meno complicato? Chissà, il calcio è strano e negli anni precedenti, in più occasioni e grazie a una squadra degna di nota, il PSG sembrava potesse avere un ruolo determinante salvo poi arenarsi senza possibilità di salvataggio.
E adesso?
Quest'anno la filosofia tecnico-tattica pare essere cambiata, l'allenatore spagnolo vuole premiare il merito: gioca chi si allena bene, gioca chi merita di giocare. Per vincere la Champions serve azzeccare tutti i dettagli, non cadere nei punti cruciali. Adesso è ancora presto ma il PSG, dopo tutti gli esborsi economici, spera di poter finalmente avere un ruolo rilevante nella competizione.