Bologna, il ko col Monaco sa di resa definitiva. Gli ottavi ora sono lontani anni luce...
Una sconfitta dolorosissima che, forse, sa di condanna definitiva.
Bologna, che peccato! Gli ottavi ora sono un miraggio
Con un solo punto conquistato nei primi quattro turni di Champions League la qualificazione agli ottavi, per il Bologna, ora come ora sembra una chimera. E non manca il rammarico, perché la gara interna con il Monaco ha detto ancora una volta che i felsinei, a questi livelli, possono competere. Dopo un primo tempo in cui i monegaschi avevano fatto molto meglio di Orsolini e compagni, sfiorando la rete in almeno tre circostanze (monumentale, in tutti e tre i casi, uno Skorupski formato-deluxe), nella ripresa i giochi si sono riequilibrati.
Nella ripresa i felsinei hanno premuto sull'acceleratore
Le occasioni infatti ci sono state da una parte e dell’altra, e se il Bologna avesse trovato il vantaggio nel finale tutto sommato non ci sarebbe stato da scandalizzarsi. La zampata vincente l’ha invece piazzata Kehrer, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, regalando altri tre punti pesantissimi al Monaco e sentenziando gli emiliani, a cui ora serve un autentico miracolo per risorgere e accedere al turno successivo.
Attacco bolognese troppo "leggero" per la Champions League?
Ancora una volta, comunque, il principale problema dell’undici di Italiano non è stato quello di saper offrire un buon calcio e costruire occasioni da rete. Anche in Europa l’impianto di gioco bolognese - come già accaduto ad Anfield col Liverpool e in casa dell’Aston Villa - a tratti convince e mette in crisi gli avversari. Il guaio è che gli attaccanti - inadeguati, dopo la partenza di Zirkzee? - faticano maledettamente a finalizzare le azioni create dal collettivo. Altrimenti non si spiegherebbe che, a fronte di tanti gol sfiorati, la casella delle reti realizzate in Champions dai felsinei segni ancora un malinconico numero zero.