Dea, che peccato! Col Real decidono il rimpallo su Ederson e l'errore finale di Retegui. Ma che figurone per la banda del Gasp!

Dea, che peccato! Col Real decidono il rimpallo su Ederson e l'errore finale di Retegui. Ma che figurone per la banda del Gasp!TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 10 dicembre 2024, 23:57Champions Insights
di Matteo Bordiga

Una Dea bellissima e sfortunata. Una prestazione memorabile dell’Atalanta che, senza dubbio alcuno, contro un Real Madrid tonico e ringalluzzito avrebbe meritato miglior sorte.

La doppia "sliding door" che ha deciso la sfida

La gara si è decisa su una doppia “sliding door” a distanza. Prima Vinicius, all’alba della ripresa, ha approfittato di un assist involontario di Ederson, giunto in seguito a un rimpallo fortuito, e ha battuto Carnesecchi in un momento in cui l’Atalanta sembrava avere qualcosa in più dei Blancos. Poi, al 94’, Retegui ha clamorosamente mancato il 3-3 sotto porta sul traversone di Lookman, sparando alle stelle davanti alla rete sguarnita. Ecco, questi due episodi hanno contribuito in maniera decisiva a determinare il 3-2 finale per la Casablanca.

Inizio a tutto Real, poi è venuta fuori la Dea

Non che il Real abbia rubacchiato i tre punti a Bergamo, intendiamoci: l’undici di Ancelotti è partito meglio dell’Atalanta e, in avvio di gara, ha prima sfiorato e poi trovato il vantaggio con una grande giocata di Mbappé: le superstar, in queste sfide, fanno sempre sentire il loro peso specifico. Ma nella seconda parte del primo tempo è venuta fuori la Dea, che ha preso il comando delle operazioni a centrocampo, ha alzato il ritmo coi suoi tocchi di prima, ha creato occasioni e alla fine ha trovato l’1-1 su rigore con De Ketelaere.

Ripresa spettacolare e sfortunata per i bergamaschi

Nella ripresa, come detto, proprio quando gli orobici sembravano poter far girare dalla loro parte l’inerzia del match è arrivato il rimpallo disgraziato che ha messo Vinicius davanti al portiere. Il 2-1 per il Real è stato il vero “turning point” della partita, anche perché è stato seguito subito dopo dal terzo gol della Casablanca: un’altra prodezza individuale, stavolta di uno straripante e incontenibile Jude Bellingham, che poteva mettere definitivamente al tappeto i ragazzi del Gasp. I quali invece non si sono disuniti, hanno continuato a macinare il loro calcio e hanno trovato il 3-2 con Lookman, sfiorando poi il pareggio (che sarebbe stato sacrosanto) in almeno altre tre occasioni prima dell’erroraccio finale di Retegui. Al nazionale azzurro sarebbe bastato impattare la sfera in maniera leggermente più “morbida”, a tre metri dalla porta, per siglare il 3-3.

Giocando così l'Atalanta può battere chiunque

Resta una punta di amaro in bocca, ma la sconfitta non deve scalfire minimamente il morale e le certezze che la Dea ha accumulato in questi mesi di vittorie e di calcio champagne. La qualificazione agli ottavi di Champions League è sempre lì a un passo. E, giocando come contro il Real Madrid, non sfuggirà di certo a Ederson e compagni.