Inter, a Leverkusen sconfitta grave per l'approccio rinunciatario alla partita. Con questo atteggiamento in Europa non si va avanti
Una sconfitta grave non tanto per le ripercussioni sulla classifica, che a oggi risulta ancora più che rassicurante. Una sconfitta grave per come è maturata. Per l’atteggiamento di un’Inter che ha chiaramente dimostrato di essere andata a Leverkusen per contenere l’avversario e solo in un secondo momento, qualora se ne fosse presentata l’occasione, affondare (forse) il colpo.
In Europa l'attendismo non paga
Si tratta di una mentalità - la Champions League ce l’ha insegnato tantissime volte - che in Europa non paga quasi mai. Perché la qualità tecnica delle formazioni che partecipano alla massima rassegna continentale è altissima, perché i ritmi sono vertiginosi e l’approccio attendista e ammiccante al misero punticino di solito non porta nulla di buono.
Inter quasi mai pericolosa nella metà campo del Bayer
Difensivamente i nerazzurri non hanno disputato una brutta partita, anzi. Con la squadra costantemente messa sotto pressione dal giropalla e dalle iniziative avvolgenti del Bayer Leverkusen, De Vrij e compagni hanno retto bene e hanno limitato le palle gol capitate sui piedi dei tedeschi. Tanti i traversoni, le mischie in area davanti a Sommer e poche le occasioni nitide per la formazione di Xabi Alonso, a parte la traversa iniziale di Tella. Anche se la pressione dei padroni di casa ha costantemente messo in ginocchio un’Inter quasi sempre incapace di rendersi pericolosa. Ed è questo il dato che, soprattutto in proiezione futura, deve preoccupare maggiormente Simone Inzaghi: l’inconsistenza offensiva della Beneamata, che invece era chiamata a interpretare la gara con personalità e, possibilmente, a ribattere colpo su colpo agli assalti arrembanti delle Aspirine.
Primo campanello d'allarme per Simone Inzaghi in Champions League
Alla fine la rete del successo teutonico, anche se un po’ casuale e giunta fuori tempo massimo, è stata “moralmente” giusta. Per la mole di gioco prodotta e per la chiara volontà - ostentata dal primo al novantesimo minuto - di portare a casa i tre punti i ragazzi di Xabi Alonso hanno strameritato l’1-0. Per l’Inter questa gara deve rappresentare un primo campanello d’allarme: se si vuole fare strada in Europa l’approccio, tanto in casa quanto in trasferta, deve essere ben diverso. La mentalità conservativa “all’italiana”, tendente in determinate circostanze alla valorizzazione del pareggino strategico, ormai è palesemente fuori moda.