Inizia la due giorni di Champions League più complicata per le italiane - gli impegni di Atalanta e Inter
Stiamo per assistere a un turno di Champions League da brividi per le formazioni italiane. Parecchi gli scontri con le big d’Europa, tra l’altro assolutamente decisivi ai fini della qualificazione al turno successivo.
Atalanta, col Real si può fare. Ma occhio all'orgoglio delle Merengues
Apertura d’obbligo per l’Atalanta, che affronterà il Real Madrid al Gewiss Stadium. In ottica passaggio del turno anche un pareggio potrebbe fare al caso di Gasperini, ma è scontato che i bergamaschi, sull’onda dell’entusiasmo per la straordinaria striscia di vittorie che hanno collezionato, giocheranno per compiere l’impresa e centrare i tre punti. Hanno tutte le qualità per farlo, anche perché il Real non è solido e costante come l’anno scorso (soprattutto dalla cintola in giù). Attenzione però alle Merengues, che dopo tre sconfitte su cinque partite in Champions hanno un solo risultato a disposizione. Anche se le condizioni di Bellingham restano da valutare dovrebbe tornare Vinicius, lo spauracchio della Casablanca. E l’undici di Ancelotti, quando è con le spalle al muro, solitamente non sbaglia.
Il ritmo e l'intensità dovranno essere le parole chiave per la Dea
Il ritmo e l’intensità potrebbero essere le parole chiave della sfida: se la Dea sarà superiore ai Campioni d’Europa sotto il profilo della corsa e se confermerà di essere (anche) atleticamente al top in tutti i suoi elementi, da Bergamo potrebbe tranquillamente uscire il segno 1. E per Lookman e compagni, tra l’altro, sarebbe una sorta di ipoteca sull’approdo - strameritato - agli ottavi di finale.
Inter, a Leverkusen non commettere lo stesso errore del Milan
Discorso simile per l’Inter, che va a Leverkusen con l’idea di vincere - come deve fare ogni grande squadra, specialmente a livello europeo - ma sa che anche un pareggio le spalancherebbe le porte della qualificazione. Con due risultati su tre a disposizione la trasferta tedesca fa un po’ meno paura, ma attenzione all’undici di Xabi Alonso, che è squadra organizzata e oliata come un orologio svizzero. I nerazzurri non dovranno commettere lo stesso errore del Milan, che in casa delle Aspirine ha lasciato l’iniziativa a Wirtz e compagni svegliandosi poi troppo tardi per riuscire a trovare il pareggio.